Cosa fare con l'acqua dell'asciugatrice? I consigli per una scelta ecologica

Sempre più diffuse nelle nostre case, le asciugatrici sono delle preziose alleate della vita familiare, perché permettono di ridurre il tempo che si dedica alle faccende domestiche.

Se, in passato, l’asciugatrice era considerata un elettrodomestico dispendioso, perché consumava grandi quantità di energia elettrica, oggi non è più così. Le asciugatrici Bosch non riscaldano l'aria con le resistenze elettriche ad alto consumo energetico.

La tecnologia a pompa di calore di cui sono dotate è una componente innovativa: scalda l’aria secca che viene immessa all’interno del cestello e raffredda l’aria fuoriuscente dal cestello, carica dell’umidità estratta dai panni, per condensarla e raccoglierla sotto forma liquida nell’apposito contenitore o eliminarla attraverso lo scarico a muro (nei modelli che prevedono questa possibilità).

Tra i tanti accorgimenti che si possono prendere per utilizzare l’asciugatrice in modo razionale, c’è anche il riciclo dell’acqua che produce a ogni ciclo di asciugatura. In questo modo eviterete gli sprechi!

E si, perché è da sapere che l’asciugatrice riscalda l’aria presente attorno al cestello e poi, con una ventola, la spinge al suo interno, asciugando i panni. Ad ogni ciclo di asciugatura si produce anche una certa quantità di acqua.

Alcune asciugatrici vengono collegate ad un tubo di scarico e scaricano quest’acqua proprio come la lavatrice alla fine del lavaggio, perciò il problema di riutilizzarla non si pone.

La maggior parte dei modelli, invece, non scarica l’acqua alla fine del ciclo di asciugatura, ma la raccoglie in una vaschetta che deve essere periodicamente svuotata, per garantire il corretto funzionamento dell’asciugatrice.

Spesso, l’acqua prodotta come residuo dell’asciugatrice finisce semplicemente nello scarico del lavandino. In realtà, può essere impiegata in tanti modi diversi e aiutare a risparmiare qualcosa anche sui consumi di acqua.

Ecco come puoi utilizzare l’acqua dell’asciugatrice in modo ecologico:

In casa ci sono molti oggetti realizzati in acciaio. Dal lavello della cucina alle pentole, uno dei problemi maggiori che ci si trova ad affrontare quando lo si pulisce è quello di farlo rimanere bello lucido dopo la pulizia. Spesso, infatti, i residui di cloro e calcare contenuti nell’acqua fanno sì che si formino antiestetiche macchie sull’acciaio asciutto.

L’acqua dell’asciugatrice, proprio perché demineralizzata, può essere utilizzata per pulire gli oggetti in acciaio presenti in casa senza che rimangano macchie di calcare dopo il lavaggio.

Ogni volta che si lavano i pavimenti si consuma una discreta quantità di acqua. Consumo che può essere ridotto riciclando l’acqua proveniente dall’asciugatrice.

Anche i vetri delle finestre possono essere lavati con l’acqua dell’asciugatrice: la presenza di una minor quantità di Sali minerali e calcare al suo interno aiuterà a mantenerli più puliti e brillanti, senza macchie o aloni.

Se utilizzi gli umidificatori in coccio da attaccare ai caloriferi per mantenere umida l’aria della tua casa durante l’inverno, utilizzare l’acqua demineralizzata dell’asciugatrice può essere una buona idea. Per profumare l’ambiente, basterà aggiungerci qualche goccia di olio essenziale.

Anche la carrozzeria dell’automobile, come le pentole in acciaio, può assumere un aspetto poco piacevole dopo il lavaggio, a causa delle macchie di calcare lasciate dall’acqua magari troppo dura utilizzata per lavarla.

L’acqua dell’asciugatrice, proprio perché povera di sali minerali e calcare, lascerà la carrozzeria dell’auto pulita e lucida, senza alcuna macchia.

Quante volte al giorno si utilizza lo sciacquone del water? Moltissime! E ogni volta si consuma una certa quantità di acqua.

Per risparmiare un po’ sulla bolletta del servizio idrico, puoi conservare l’acqua residua dei cicli di asciugatura e impiegarla in bagno.

No, l’acqua dell’asciugatrice non è distillata, ma demineralizzata. Mentre l’acqua distillata è un’acqua priva non solo di sali minerali, ma anche di altre impurità quali gas disciolti, batteri e microorganismi, l’acqua demineralizzata è un’acqua che è stata privata dei sali minerali.

Inoltre, l’acqua dell’asciugatrice, seppur demineralizzata, può contenere tracce di tessuti, profumatori e altri residui di detersivo o ammorbidente che rimangono nel bucato dopo il lavaggio in lavatrice.

Prima di utilizzarla per farne qualsiasi tipo di uso, perciò, sarebbe bene filtrarla per rimuovere le impurità rimaste.

La risposta a questa domanda è meglio di no. Anche se alcune persone, dopo averla filtrata, la usano per riempire il serbatoio del ferro da stiro e la usano per stirare, questa operazione, a lungo andare, potrebbe danneggiare il ferro da stiro, perché alcune delle impurità potrebbero essere sfuggite al processo di filtraggio.

Anche in questo caso, meglio evitare di utilizzare l’acqua dell’asciugatrice. Anche se, in alcuni casi, annaffiare le piante con l’acqua demineralizzata può rivelarsi utile, i residui di ammorbidente che possono rimanere all’interno dell’acqua dell’asciugatrice potrebbero rivelarsi dannosi per le piante di casa.

L’acqua dell’asciugatrice non è potabile, perciò non è di certo adatta per essere messa nell’acquario. Anche dopo averla filtrata, al suo interno rimangono delle impurità che possono risultare fatali per i nostri amici con le branchie.

Prima di riutilizzare l’acqua proveniente dall’asciugatrice è sempre bene filtrarla. Per eseguire questa operazione, dovrai munirti di un colino a maglie fine e di un foglio di carta assorbente, oppure di una calza di nylon o di una garza: posiziona la carta assorbente, la garza o la calza di nylon sul colino, mettilo su un contenitore sufficientemente capiente (una bottiglia dell’acqua riciclata o una tanica) e versaci dentro, poca per volta, l’acqua da filtrare. Al termine di questa operazione, potrai utilizzarla nel modo che preferisci.